Ciao Darwin di Paolo Bonolis è uno dei programmi simbolo della televisione commerciale. La prima edizione risale al 1998 e Canale 5 lo ripropone nel 2023. Per Mediaset è un titolo forte ma trasmetterlo dimostra tutta la debolezza della azienda di cui Pier Silvio Berlusconi è vice presidente e amministratore delegato.
Un’idea televisiva vecchia invecchiata male. Un ideatore-conduttore che sembra non rendersi conto di essere il simbolo di una creatività immersa nelle sabbie mobili delll’inguardabile già visto e rivisto. La contrapposizione di categorie del “genere umano”; la selezione “naturale” di persone che dovrebbero rappresentare il meglio ed il peggio di quelle categorie; la brutta televisione che non vuole arrendersi davanti alla propria inutilità.
Guardare Ciao Darwin oggi, vuol dire auto infliggersi la punizione intellettiva di intraprendere un viaggio spazio-temporale nel proprio passato di telespettatore intontito dal caos generato dalla nascita della peggiore televisione commerciale incapace di evolversi: Mediaset.
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Da abolire subito, volgarità e nudismo allo stato demenziale
a me onestamente come programma fa ridere ed è leggero. A volte qualcosa delude e si vede recitano troppo, ma messo al venerdìm a fine settimana lavorativa lunga mi fa fare delle sane risate.