Cara Barbara D’Urso, che sei un punto fermo essenziale nella linea imprenditoriale di Mediaset non lo dico solo io ma anche Il Corriere della Sera che domenica scorsa ti ha dedicato un paginone a firma Renato Franco per celebrare il ritorno di Domenica Live e, soprattutto, il tuo ruolo strategico nel palinsesto di Canale 5.
Che il Corriere della Sera abbia profondo rispetto per la tua professionalità non è una novità, visto quello che ha detto Aldo Grasso ad inizio anno.
Ma stavolta Il Corriere ha voluto sottolineare la tua instancabile opera di lavoratrice che va in onda 6 giorni su 7 (“sto chiusa nel bunker degli studi dalle nove di mattina alle nove di sera”, dici) per il bene dell’azienda in cui lavora:
“Faccio questo lavoro con amore e passione, non mi sveglio alla mattina per andare a chiedere di condurre un programma, c’è un’azienda che mi chiede di fare delle cose e io le faccio; finché la gente mi segue va bene così… Il prime time è nel mio cuore, ma io faccio ciò che serve a Pier Silvio Berlusconi” (da Il Corriere della Sera del 28/9/14 articolo di Renato Franco).
Cara Barbara D’Urso, e cosa ti chiede Pier Silvio Berlusconi? Di tenere gli ascolti che fai facendo quello che fai, in un momento in cui gli investimenti sulle produzioni televisive sono come gli introiti pubblicitari: scarsi. Tu sei un soldatino ed esegui il compitino che poi così “ino” non è. Si perché tu sei sempre uguale a te stessa e ripetersi mantenendo l’attenzione del proprio pubblico è un risultato di grande rilievo. Renato Franco ti chiede “Che idea s’è fatta, perché il pubblico la guarda?” e tu dai sempre la stessa risposta da anni:
“Credo perché ho scelto di fare una trasmissione di pancia. Io sono fatta così, non fingo, sono casereccia, passionale, io sono questa nel bene e nel male, infatti alla fine sono amata in modo viscerale oppure altrettanto odiata. Sono supportata da un ottimo staff giornalistico, io ci aggiungo il mio modo di essere”.
Cara Barbara D’Urso, ieri per la prima puntata della nuova stagione di Domenica Live la tua pancia ti ha detto che dovevi ospitare Valeria Marini. La tua “dursointervista” prevede lacrime e gioia sparse quanto basta grazie a foto ricordo, video box delle persone amate, filmati con taglio gossip e le tue faccette a dirigere la sinfonia iconografica. Ogni segmento ha il suo ruolo e tu lo amministri in modo esemplare, di testa, altro che di pancia! Basta leggere le didascalie che indirizzano ciascun segmento per capire la scientificità dell’approccio da grande direttrice di un’orchestra che nel suo genere non ha eguali:
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Cara Barbara D’Urso, la situazione dell’Italia non è cambiata da aprile ad oggi e pertanto sono ancora validi i motivi per cui giustifico te e il tuo pubblico. Chi non mi sento di giustificare è il tuo editore Pier Silvio Berlusconi che continua a chiederti di fare la televisione che fai e che continua a raccontare la favoletta “di quanto Mediaset si sia sforzata e si sforzerà di fare una buona televisione”.