Caro Carlo Conti, c’era una cinese in coma davanti alla tv a guardare L’Eredità. Mi spiego. Due giorni fa, all’ora in cui tu stavi conducendo il segmento chiamato “la ghigliottina” del programma L’Eredità (Rai1), io tornavo a casa e sono passato davanti ad un ristorante italiano (ma cinese). Ha catturato la mia attenzione una cinese imbambolata (ecco perché mi è venuto in mente il titolo del film di Carlo Verdone) davanti alla tv a guardare il tuo programma. Era una cameriera cinese del ristorante italiano (ma cinese) in attesa dei clienti. A quell’ora i ristoranti sono in una specie di limbo; i camerieri ed i cuochi hanno appena finito di cenare ma è troppo presto perché ci siano dei clienti e dunque devono ingannare l’attesa. La cameriera cinese del ristorante italiano (ma cinese) stava ingannando l’attesa completamente rapita da te che ragionavi con la concorrente sulle parole della ghigliottina.In un primo momento mi è sembrata strana tutta quella attenzione e per curiosità mi sono fermato qualche minuto ad osservarla. L’idea che mi sono fatto è che quella cameriera cinese guarda L’Eredità per capire il significato delle parole italiane. Era troppo presa.
E’ vero che il meccanismo della ghigliottina ti cattura e molti telespettatori si divertono a risolvere l’enigma, ma quella ragazza mostrava una attenzione particolare, da studiosa, le mancava solo il quaderno per prendere appunti. Non so se la mia impressione è stata giusta ma me ne sono andato sperando che lo fosse. Anzi, l’ho rafforzata a modo mio, dicendomi: “Sta fresca la cinese se vuole imparare le parole italiane seguendo il vorticoso Bonolis di Avanti un altro!”. Caro Carlo Conti, leggo da più parti che probabilmente a fine stagione lascerai la conduzione del programma L’Eredità. Certo, fare un preserale tutti i giorni, per tanti anni, è un impegno notevole. Poi c’è il fatto che ormai hai consolidato la tua capacità di conduttore da prima serata di Rai 1 e quindi è comprensibile che vuoi concentrarti sui programmi che negli ultimi anni ti hanno consacrato come il conduttore di punta della rete. Non so se c’è di mezzo anche la solita voce che ti dà ogni anno, puntualmente, come “prossimo conduttore del Festival di Sanremo”. Caro Carlo Conti, chiunque ti sostituirà dovrà sostenere il confronto con il tuo stile di conduzione sobrio e particolarmente indicato per quel format. Dopo di te, non vedo bene un eventuale ritorno di Amadeus, anche se lui ne è stato il primo conduttore. E’ troppo quizzettaro e non ha la tua capacità di addolcire l’aspetto “indovina indovinello” privilegiando il racconto delle parole. Insomma, secondo me, la cinese del ristorante italiano (ma cinese) vicino casa mia, era così imbambolata davanti alla tv perché tu sei bravo a spiegarle le parole. Caro Carlo Conti, e tu vuoi lasciare un ruolo così importante per concentrarti sulla conduzione di Tale e Quale Show, I migliori anni e del Festival di Sanremo? (che tanto poi non ti faranno condurre). Io dico che un conduttore dovrebbe essere più fiero di avere come telespettatrice una sola cinese imbambolata piuttosto che 12 milioni di italiani imbambolati.
mi ha incuriosito il titolo ed ho letto tutto l ´articolo …carino
Grazie Lisa, spero tornerai a leggerne altri.