Caro Emilio Fede, da quando sono iniziati i tuoi guai giudiziari legati al “caso Ruby” non ho più scritto un post su di te. Fino a quel giorno ho sempre scherzato sulle cose che ti riguardavano come personaggio pubblico e come giornalista ma sul “caso Ruby” c’è poco da ridere. Negli anni del berlusconismo sfrenato, la tua direzione del Tg4 è stata oggetto di fiumi d’inchiostro ed anch’io mi sono divertito non poco a descrivere la tua impostazione giornalistica, il tuo stile di conduzione e le più eclatanti situazioni che sei riuscito a creare in quello studio. La tua è stata un’era giornalistica che lascerà il segno nella storia della televisione italiana. Anzi lo è già, storia. Mediaset ha annunciato che “in una logica di rinnovamento editoriale della testata, cambia la direzione del Tg4. Dopo una trattativa per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro non approdata a buon fine, Emilio Fede lascia l’azienda”. Caro Emilio Fede, non mi sono preparato un coccodrillo per la fine della tua direzione del Tg4 perché il coccodrillo te lo sei fatto da solo in tutti questi anni di direzione. Fare un tg schierato logora molto di più che fare un tg con le notizie e basta. Fare un tg schierato dalla parte di Berlusconi logora più di qualsiasi altro tg schierato. Non sono stati i tuoi guai personali a logorare la tua direzione, è stata la tua direzione a logorarsi da sola. Hai fatto la fine di quelle soap opera che dopo migliaia di puntate finiscono e nessuno si accorge che sono finite. Lasciare la direzione del Tg4 è una grande occasione, purché tu ne esca a luci soffuse, in punta di piedi senza che nessuno se ne accorga. Dal giorno in cui lascerai il tuo ufficio di direttore del Tg4, ti cercheranno tutte le trasmissioni per fare l’opinionista (non hai più l’età per partecipare all’Isola dei famosi come ha fatto Apicella). Non cadere in quelle tentazioni. Agevola con la tua assenza l’eclissi che ti sta per oscurare. Abbandona la scena nel silenzio assoluto che solo gli addii più drammaticamente sofferti sanno offrire. Il tuo ritiro dalle scene assumerebbe così un profondo valore mistico e simbolico che darebbe al tuo personaggio televisivo l’onore delle armi paragonabile a quello dei personaggi mitologici. Caro Emilio Fede, in questi mesi in cui si preannunciava la tua uscita di scena come direttore del Tg4 si sono fatte insistenti le voci che ti davano come candidato ad un posto da onorevole in parlamento. Caro Emilio Fede, non lo fare. Non accettare di nutrire i sospetti che anche tu scegli la strada parlamentare per cercare di metterti al riparo da eventuali condanne giudiziarie. Poni fine alla tua vita di personaggio pubblico. Da appassionato giocatore sai bene che la pallina della roulette ha smesso di girare. Guarda un’ ultima volta il tuo pubblico dritto negli occhi e salutali dicendo: “Questo non è un arrivederci, questo è un addio”.
l’informazione è sempre schierata,qualcuno più abile si maschera e si nasconde dietro l’illusione dell’imparzialità,(chi detiene i mezzi di produzione detiene l’informazione),quindi non ho mai visto fede l’unico a fare e dire certe cose.Guardiamo ad esempio i servizi di politica estera dei vari tg 3 e tg 5 sono vergognosi nel loro colonialismo liberaldemocratico.
Anzi,per me in mediaset l’unico tg davvero criticabilissimo è proprio il tg 5,anche perchè gli altri…
La fine di Fede è una fine naturale,capitata già moltissime volte.Ed era intuibile.
Si rifarà come opinionista
fede è preso un po’ come simbolo di quello che dici tu
Peccato che così scompaia la mia trasmissione comica preferita. Mi rassicura però il fatto che la casa produttrice resti in attività.
sapranno fare meglio e di più!