A La Vita in Diretta le storie sui morti ammazzati anche a dieci giorni dal Santo Natale

A dieci giorni dal Santo Natale faccio più fatica del solito a giustificare le troppe pagine che La Vita in Diretta dedica alla cronaca nerissima. Penso che le tantissime storie di morti ammazzati dovrebbero essere ridimensionate durante tutto l’anno, figuriamoci in prossimità delle festività natalizie. Ma tant’è. La Rai, Rai 1, oggi è anche questa.

Alberto Matano raccoglie sistematicamente i racconti di inviati, opinionisti, criminologi, psicologi, parenti e amici delle vittime, con una freddezza impressionante. La sua è una conduzione seriale che giorno dopo giorno tratta le stesse storie con la convinzione di riuscire a dare sfumature e notizie differenti. Invece cambia solo l’ordine degli addendi e la somma non cambia. Il pubblico del programma, numeroso e fedele, è per me inspiegabilmente attratto da cotanta ridondanza.

Sì perché se il programma è così fortemente pervaso dalla cronaca nerissima è perché c’è una larga parte di pubblico interessato alle storie dei morti ammazzati e dei loro assassini. Si offre al pubblico ciò che il pubblico vuole. E anche un bel po’ di più, anche in prossimità del Natale.

lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.