Caro Maurizio Crozza, 24 ore, è durata 24 ore la preoccupazione di comici e giornalisti che Berlusconi fosse al capolinea come politico oltre che come presidente del consiglio. Poi domenica vi ha rassicurato con un videomessaggio in cui ha ribadito che l’Italia è il paese che ama e che non lascia ma rilancia la sua presenza politica. Venerdì avevo ironizzato sul fatto che non avendo più incarichi istituzionali ora è libero di andare in tutte le trasmissioni televisive per dire la sua senza problemi. In passato lo ha sempre fatto quando aveva bisogno di riguadagnare credibilità e punti nei sondaggi e lo farà anche stavolta. Così mentre Monti ci annuncerà il prelievo forzato sui conti correnti e la riduzione degli stipendi, lui nei salotti televisivi un po’ lo difenderà e un po’ tirerà l’acqua al mulino delle elezioni (non appena i sondaggi diranno che il PdL è salvo). Per i giornalisti sarà una manna. Avranno sempre una dichiarazione, uno spunto, una berlusconata, per fare i titoli, riempire i giornali e alimentare i talk show televisivi. Berlusconi ora è “solo” il capo del partito con il maggior numero di parlamentari e senatori, e questo gli consente di spassarsela a muovere i fili della politica. Anche per voi comici sarà una manna perché non si moltiplicheranno solo le uscite di Berlusconi ma anche quelle di tutti, ma proprio tutti, gli altri. Caro Maurizio Crozza, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha dedicato l’intera domenica alle consultazioni e poi ha conferito il mandato di formare un nuovo governo al senatore professore Mario Monti (oggi dovrebbe sciogliere la riserva). Per tutta la giornata di domenica le tv ci hanno mostrato la porta della sala del Quirinale da cui uscivano i politici consultati da Napolitano. Ai lati di quella porta spiccava la presenza di due corazzieri: immobili, sguardo fisso, istituzionali. Intorno a loro si muoveva un universo convulso fatto di funzionari, giornalisti, poliziotti in borghese, addetti al cerimoniale, addetti a questo e a quello. Caro Maurizio Crozza, nella parodia di successo che fai a Italialand, i due corazzieri hanno un ruolo attivo nel sostenere il tuo Presidente Napolitano nell’esercizio delle sue funzioni: gli passano i giornali e le carte da firmare, gli ricordano l’agenda con gli appuntamenti, gli rifiutano il biscottino quando ha un languorino. Domenica scorsa, mentre da quella porta sorvegliata dai corazzieri immobili uscivano i politici con le loro facce da morto imposte dalla drammatica circostanza, ho fantasticato per un attimo che i due corazzieri immobili si trasformassero in una versione istituzionalmente scorretta dei tuoi “corazziere 1 e corazziere 2” e iniziassero a distribuire leggerissimi scapaccioni ai politici che passavano da quella porta dicendo a ciascuno: “Beccati questo biscottino!”. La fantasia, anche la più scorretta, deve però fare un passo indietro davanti alla triste realtà: anche stavolta sono i politici che ci hanno fatto il biscotto.
io continuo a trovare le grosse colpe nei poteri economici e di certi settori politici.Il berlusconismo è stata una brutta parentesi,di una mediocrità devastante.Non il Male supremo,però.Poi ha dato splendore e rilanciato le carriere di molti agguerriti democratici.
Fa pena e rabbia vederlo ancora a difendersi e straparlare d’italia.
Insomma un periodo di cialtronaggine finisce,ma cosa comincia?
gli effetti del berlusconismo non saranno assorbiti tanto facilmente e in quanto ai potentati economici che sfruttano la poltica mi trovi perfettamente d’accordo. io continuo nonostante tutto ad assegnare un altissimo valore alla parola e al ruolo della politica. così come credo che il ruolo e le funzioni dei politici siano fondamentali in una democrazia sana. il problema è che la democrazia si ammala spesso.
concordo,secondo me si dovrebbe comprendere che non esiste solo il BENE incarnato nel nostro sistema liberale.
Ci sono altre possibilità,altre democrazie :popolari,nazionali,socialiste,autoritarie-che non vuol dire dittatura sudamericana,ma massimo coinvolgimento politici e popolo per il bene comune
più che i politici i gruppi bancari e finanziari,e sicuramente qualche azzardata manovra internazionale
e se non è un biscotto questo rifilato dalla politica inetta ed egoista!