Il digitale terrestre ha spezzettato l’offerta televisiva dando un valore ed un significato anche ai risultati di ascolto dal 3% al 6% di share. Un esempio su tutti. La sfida dei game show preserali tra Canale Nove e TV8 si è consolidata come alternativa ai game show preserali di Rai 1 e Canale 5 che mantengono la leadership indiscussa a doppia cifra, abbondante, di share ma il telespettatore può scegliere tra 4 game show preserali.
Dal tasto 1 al tasto 60 del telecomando il digitale terrestre gratuito offre nelle 24 ore una offerta di ogni genere e trovare “qualcosa da vedere” non è certo un problema. Ovviamente, con molti distinguo riguardo alla qualità delle programmazioni, ciascuno può costruirsi la propria dieta televisiva gratuita con i relativi spot.
Se Fabio Fazio può concedersi il “rischio” di lasciare Rai 3 per fare il suo show sul Nove è perché la maggior parte del suo pubblico non avrà difficoltà a premere il tasto 9 del telecomando e, dopo la prima stagione, probabilmente supererà il 7% di share.
Anche perché chi chiederà a George Clooney di essere ospite del programma, lo chiederà anche e soprattutto a nome della Warner Bros Discovery Company, non a nome del Canale Nove italiano.
Il valore dell’offerta presente sul digitale terrestre gratuito lo si apprezza compiutamente durante il periodo estivo quando anche il telespettatore più pigro si avventura alla scoperta di canali che nella stagione autunno-inverno-primavera non considera.
È così che io ho scoperto programmi su Focus TV, Home&Garden Tv, Food Network, Motor Trend e simili, di cui sono diventato telespettatore. Dal canale 30 in poi, molte delle repliche estive sono per me delle gradevoli prime visioni che seguo con interesse.
L’attenzione mediatica per la scelta di Fabio Fazio è giustificata solo per il significato che lui, indirettamente, e chi ne ha parlato e scritto gli hanno dato. Ogni libero professionista sceglie dove e con chi lavorare. Questa è, per fortuna, la democrazia.
La varietà dell’offerta sui canali “minori” del digitale terrestre gratuito è una realtà che la presenza di personaggi come Fabio Fazio, e prima di lui Maurizio Crozza, contribuirà a valorizzare anche se non modificherà il rapporto di forza che hanno la Rai e Mediaset nei confronti di tutti gli altri editori.
In termini di valori assoluti di share la strada è ancora lunghissima per allargare il numero dei competitor del panorama televisivo italiano.
Per me le emittenti televisive “minori” del digitale terrestre gratuito sono più vicine come pubblico alle emittenti in streaming che hanno un loro pubblico pagante “di nicchia”.
E questo è un valore assoluto che, allo stato attuale, non ha bisogno di share a doppie cifre per affermarsi come significativo e su cui gli editori possono (e dovrebbero) investire in termini di risorse economiche ed artistiche.